Laboratorio di Improvvisazione teatrale
“Siate naturali, ragazzi miei. Perché lo scrittore che è naturale ha soddisfatto tutte le regole dell’arte”
Nell’arte della recitazione, le improvvisazioni costituiscono le varianti al copione non contenute nel testo. Fin dall’antica Grecia abbiamo tracce di questa tecnica, al tempo legata principalmente alla commedia ed al teatro popolare. Saper improvvisare significa saper trovare al volo eccellenti soluzioni, attingendo al proprio repertorio di competenze. L’improvvisazione esperta è un grande fenomeno creativo. Studi scientifici dimostrano che il cervello di un artista che improvvisa insieme ad altri, attiva l’area cerebrale detta di Broca, deputata alla comunicazione ed al linguaggio.
L’arte-terapia psicodinamica, secondo studi della Dott.ssa Cappellaro, a fronte di diverse esperienze cliniche, risulta “una buona applicazione in grado di riattivare lo sviluppo psico-affettivo bloccato da problematiche autistiche, proprio perché si generano modificazioni nei rapporti oggettuali, un’organizzazione attiva della coscienza e del pensiero, una nuova modulazione nei rapporti interpersonali”. “Queste nuove acquisizioni mobilitano cambiamenti e indicano un senso di sè rinnovato, come espressione di “vedersi e farsi vedere” che è capacità di esprimersi e imporsi come soggetto” (Lucioni, 2007).
Cos’è il laboratorio dell’improvvisazione?
La scelta di un laboratorio teatrale dell’improvvisazione nasce dalla consapevolezza che alcuni soggetti affetti da autismo ad alto funzionamento (HFA) presentano interessi selettivi ed abilità specifiche che nel tempo possono sviluppare notevoli competenze ai limiti con la genialità (profili “genius-like”). Consentire a questi soggetti di portare in scena le loro reali, peculiari abilità senza deviarle o forzarle in alcun modo, consentirà loro di inserirsi in modo ottimale in un ambito lavorativo in campo artistico che è lo scopo del progetto AutiSmArt. L’obiettivo finale è valorizzare le alte competenze di ciascun individuo HFA inserendolo in ambiti lavorativi di tipo artistico.
Quanto dura e come si conclude il laboratorio?
Al termine di questo percorso formativo della durata di 18 mesi circa, i partecipanti realizzeranno un film realizzato su sceneggiature del vincitore del I Concorso Autismart – Sezione Teatro e Cinema – volto a far conoscere al pubblico la realtà che le persone affette da questo disturbo vivono quotidianamente, delle loro difficoltà nei rapporti, causa di solitudine e sofferenza in tutte le fasi della loro vita ma un film volto anche a far riflettere sui confini convenzionali dell’idea di normalità…
Qual’è l’obiettivo finale di questo percorso?
Il nostro progetto rispetta le disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie (Legge 18 agosto 2015, n.134) che cita: “la 80promozione di progetti finalizzati all’inserimento lavorativo di soggetti adulti con disturbo dello spettro autistico che ne valorizzino le capacità”.
Dettagli del laboratorio
- N° partecipanti: da stabilire
- Durata: 18 mesi
- Frequenza: 1 incontro settimanale da 3 ore
- Requisiti di partecipazione: individui affetti da autismo di tipo HFA
- Eta minimà: da stabilire
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